Vaccino bivalente covid

Vaccinazioni: le nuove indicazioni da parte del Ministero

Oggi parliamo di vaccini e, in particolare, delle nuove indicazioni riguardo le vaccinazioni contro il Covid-19: la campagna vaccinale contro il Coronavirus continua e si aggiorna con due diverse formulazioni bivalenti, approvate sia dall’Ema che dall’Aifa. E sempre in tema di vaccinazioni, in chiusura d’articolo faremo anche un piccolo focus sul vaccino antinfluenzale, raccomandata ad anziani e soggetti fragili che, se lo desiderano, possono procedere all’inoculazione direttamente in farmacia.

Vaccini bivalenti contro il Covid-19: le nuove indicazioni

Sul sito del Ministero della Salute, dell’Aifa e dell’Ema sono state diffuse le nuove indicazioni riguardo le formulazioni bivalenti di vaccini a m-RNA che, nello specifico, sono original/omicron BA.1 di Spikevax e Comirnaty, e original/BA.4-5 di Comirnaty, efficaci anche per le sottovarianti omicron. I dati disponibili, infatti, evidenziano che entrambe le formulazioni sono in grado di ampliare le difese dell’organismo contro diverse varianti del Covid-19.

Il vaccino bivalente può essere somministrato a chiunque ne faccia richiesta, a patto che abbia provveduto a completare il primo ciclo vaccinale da almeno quattro mesi. Aifa, inoltre, evidenzia il fatto che i due vaccini sono sostanzialmente equivalenti e non ve ne è uno preferenziale.

I vaccini bivalenti, ricordiamolo, ampliano la protezione contro le diverse varianti di Covid-19 e aiutano a mantenere una protezione ottimale contro la malattia da Coronavirus.

A chi è consigliato il vaccino bivalente

Come anticipato, il nuovo vaccino bivalente è disponibile per tutti coloro che ne facciano richiesta (che abbiano un’età superiore ai 12 anni), a patto che sia stato completato il ciclo primario di vaccinazioni contro il Covid-19 da almeno 120 giorni, indipendentemente dal tipo di vaccino già utilizzato. Ad alcune specifiche categorie di persone, tuttavia, è fortemente consigliato. Le elenchiamo qui sotto:

  • Soggetti fragili con un’età superiore a 60 anni affetti da malattie respiratorie, cardiocircolatorie, neurologiche, epatiche o diabete
  • Donne in gravidanza
  • Operatori sanitari
  • Soggetti con compromissione del sistema immunitario

Aifa, Istituto Superiore di Sanità e Ministero della Salute, inoltre, specificano che la somministrazione del vaccino bivalente può avvenire in concomitanza con l’inoculazione di altri vaccini, escluso il vaccino contro il vaiolo delle scimmie, per il quale si raccomanda una distanza di almeno quattro settimane l’uno d’altro.

Le suddette istituzioni, inoltre, sottolineano l’importanza di proporre la co-somministrazione del vaccino antinfluenzale, del quale parliamo proprio qui sotto.

Foto di Ed Us / Unsplash

Vaccino antinfluenzale 2022: qualche indicazione

Il vaccino antinfluenzale è molto importante, perché evita l’aggravarsi dell’eventuale sindrome influenzale dopo l’infezione e il possibile e conseguente ricovero. La campagna vaccinale è già cominciata ed è già in atto, perché tali vaccini (aggiornati ogni anno) devono essere inoculati a ridosso della stagione invernale, rimanendo poi attivi fino a otto mesi.

Per il 2022 il Ministero ha caldeggiato l’anticipazione della campagna di due settimane, quindi dovrebbe essere già in atto (e consigliata anche in farmacia) soprattutto ai soggetti fragili, agli anziani, e alle donne in gravidanza.

Il vaccino in farmacia

E’ possibile proporre il vaccino antinfluenzale anche in farmacia: sono ormai molte, infatti, le farmacie che aderiscono – da anni – alla campagna vaccinale contro l’influenza. Munirsi di questa possibilità significa aggiornare il proprio business, nonché accelerare la trasformazione della farmacia classica nella tanto citata farmacia dei servizi, oggi primo presidio sanitario di prossimità al servizio dei cittadini.

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